Il re delle Cesane

a cura di Mattia Giancarli

Quello degli Invasori è un filone artistico che nasce dalla fantasia e dalla mano di Logli intorno alla metà degli anni Settanta dello scorso secolo, generato dalla sensibilità del maestro per le tematiche ecologiche. I protagonisti di questa serie sono entità inorganiche e robotiche, allegorie dell’inquinamento; sono creature feroci e spregevoli che rappresentano la pratica sconsiderata di chi, irrispettoso della bellezza della natura, la sporca abbandonando rifiuti.

Il Re delle Cesane è il generale di questo esercito inarrestabile e Logli lo rappresenta con un sorriso beffardo e compiaciuto dopo aver conquistato i monti fuori Urbino che, privati del verde alle sue spalle, diventano suo bottino e per questo paesaggio surreale e innaturale. Il condottiero è raffigurato su questa tela imponente in posa fiera e inorgoglita quasi fosse Francesco Maria della Rovere ritratto da Tiziano nel dipinto (1536-1538, Firenze, Gallerie degli Uffizi) che si trovava un tempo nelle collezioni ducali. La sua armatura, tuttavia, non risplende tirata a lucido ma si compone di scatolame arrugginito, di lamiere consumate e di legni tarlati che Logli dipinge con impietosa precisione e spettrale realismo, tanto che sembra quasi di poter sentire lo stridio reboante della sua avanzata. Un’invenzione, questa del maestro urbinate, che reinterpreta in chiave moderna le bizzarre sperimentazioni di Arcimboldo e della sua cerchia che, in una serie realizzata forse per l’imperatore Massimiliano II d’Asburgo e dedicata ai quattro elementi, aveva dipinto l’allegoria del Fuoco (1566, Vienna, Gemäldegalerie, Kunsthistorisches Museum) componendola di candele, braci, cannoni, rivoltelle in un momento storico in cui le armi da fuoco cominciavano ad essere utilizzate in battaglia diventando temutissimi strumenti di morte e distruzione. Con gli Invasori Logli parla ugualmente di timori ai suoi interlocutori, invitandoli in maniera moderna e quanto mai attuale ad opporsi all’inquinamento e ai suoi veleni per risanare gli scempi e le violenze di un’industrializzazione incontrollata e insaziabile; temi, questi, che lo pongono in stretto dialogo con parte della produzione letteraria di Paolo Volponi, suo carissimo amico.

Mario Logli, Il re delle Cesane, tecnica mista, olio e acrilico su tela; 140×100 cm.

Rivisitazione